Finché morte non ci separi

Finché morte non ci separi
Jane Corry

Piemme, pubblicato nel 4 agosto 2020
416 Pagine

Per parlarvi di Finché morte non ci separi inizio col presentarvi due tra i personaggi principali. Due anime diverse, accomunate da una dose di sfortuna che la vita ha riservato loro.
Vicky è un'armaterapeuta che lavora in casa, sta ultimando il trattamento a una cliente quando la polizia bussa alla sua porta per comunicarle che David, il suo ex marito è scomparso.
Vicky e David sono divorziati, e lui si è presto rifatto una vita con la sua assistente, ma il senso di abbandono che la rottura ha innescato in Vicky la fa risultare la principale sospettata. Dov'era il giorno in cui David scomparve? È sicura di poterlo affermare con certezza? Le medicine che prende per tenere sotto controllo le crisi epilettiche le offuscano la realtà, e anche la memoria.

Scarlet è una bambina di otto anni che vive solo con la madre. Per guadagnarsi da vivere, sua madre fa dei "giochi" con Scarlet: la usa come corriere della droga con i suoi clienti.
I "giochi" procedono tra un giro in altalena e uno al centro commerciale, quando un giorno, proprio durante uno dei loro giochi, la madre viene arrestata, e Scarlet viene mandata in affidamento.
È proprio qui che inizia l'incubo, tra altri ragazzi in affidamento che la trattano male, due genitori affidatari che vogliono tutto tranne il suo bene, lei scoprirà che il mondo non è un gioco come ha sempre pensato.

Jane Corry con Le tre bambine ci aveva già abituato ad affrontare romanzi corali, in Finché morte non ci separi Scarlet e Vicky - ma non saranno le uniche - alternano le loro storie caratterizzate da tanta, tanta sofferenza. La sensazione che si ha leggendo il romanzo è quella di assistere al racconto di due persone spezzate, a cui la vita ha regalato poche gioie. Ho provato tanta tenerezza sia per una che per l'altra. Il senso di inadeguatezza provato da Vicky è descritto profondamente, le sue crisi epilettiche le bloccano la quotidianità, tanto da sentirsi diversa, quando quello di cui avrebbe bisogno è solo comprensione e qualcuno che si prenda cura di lei.

I protagonisti di questo romanzo sono una continua scoperta, hanno molteplici sfumature che l'autrice ci presenta poco alla volta. Queste sfumature non sono sempre caratterizzate da colori accesi, ma ci sono delle ombre che vengono a galla. L'autrice in questo modo ha creato personaggi sempre sorprendenti, perché quando pensi di averne inquadrato uno, la tua visione verrà stravolta ad ogni aggiunta.

Un thriller che alla suspense aggiunge tematiche molto profonde, tra cui l'affidamento e genitori problematici, amore e ossessione, il senso di inadeguatezza e la voglia di essere accettati.

Molti colpi di scena sono inseriti in tutto il romanzo e l'autrice ha creato una storia intrigata al punto giusto, che risulta né troppo complicata né banale, capace di mantenere costantemente attivo il lettore, mettendo in moto il suo cervello per cercare di capire com'è andata la vicenda. Una lettura piacevole che consiglio.

Finché morte non ci separi
Jane Corry

Piemme, pubblicato nel 4 agosto 2020
416 Pagine

Per parlarvi di Finché morte non ci separi inizio col presentarvi due tra i personaggi principali. Due anime diverse, accomunate da una dose di sfortuna che la vita ha riservato loro.
Vicky è un'armaterapeuta che lavora in casa, sta ultimando il trattamento a una cliente quando la polizia bussa alla sua porta per comunicarle che David, il suo ex marito è scomparso.
Vicky e David sono divorziati, e lui si è presto rifatto una vita con la sua assistente, ma il senso di abbandono che la rottura ha innescato in Vicky la fa risultare la principale sospettata. Dov'era il giorno in cui David scomparve? È sicura di poterlo affermare con certezza? Le medicine che prende per tenere sotto controllo le crisi epilettiche le offuscano la realtà, e anche la memoria.

Scarlet è una bambina di otto anni che vive solo con la madre. Per guadagnarsi da vivere, sua madre fa dei "giochi" con Scarlet: la usa come corriere della droga con i suoi clienti.
I "giochi" procedono tra un giro in altalena e uno al centro commerciale, quando un giorno, proprio durante uno dei loro giochi, la madre viene arrestata, e Scarlet viene mandata in affidamento.
È proprio qui che inizia l'incubo, tra altri ragazzi in affidamento che la trattano male, due genitori affidatari che vogliono tutto tranne il suo bene, lei scoprirà che il mondo non è un gioco come ha sempre pensato.

Jane Corry con Le tre bambine ci aveva già abituato ad affrontare romanzi corali, in Finché morte non ci separi Scarlet e Vicky - ma non saranno le uniche - alternano le loro storie caratterizzate da tanta, tanta sofferenza. La sensazione che si ha leggendo il romanzo è quella di assistere al racconto di due persone spezzate, a cui la vita ha regalato poche gioie. Ho provato tanta tenerezza sia per una che per l'altra. Il senso di inadeguatezza provato da Vicky è descritto profondamente, le sue crisi epilettiche le bloccano la quotidianità, tanto da sentirsi diversa, quando quello di cui avrebbe bisogno è solo comprensione e qualcuno che si prenda cura di lei.

I protagonisti di questo romanzo sono una continua scoperta, hanno molteplici sfumature che l'autrice ci presenta poco alla volta. Queste sfumature non sono sempre caratterizzate da colori accesi, ma ci sono delle ombre che vengono a galla. L'autrice in questo modo ha creato personaggi sempre sorprendenti, perché quando pensi di averne inquadrato uno, la tua visione verrà stravolta ad ogni aggiunta.

Un thriller che alla suspense aggiunge tematiche molto profonde, tra cui l'affidamento e genitori problematici, amore e ossessione, il senso di inadeguatezza e la voglia di essere accettati.

Molti colpi di scena sono inseriti in tutto il romanzo e l'autrice ha creato una storia intrigata al punto giusto, che risulta né troppo complicata né banale, capace di mantenere costantemente attivo il lettore, mettendo in moto il suo cervello per cercare di capire com'è andata la vicenda. Una lettura piacevole che consiglio.
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